Giro di Romandia 2023, vittoria netta di Ethan Hayter che precede Juan Ayuso e Romain Bardet! 4° Matteo Sobrero

Netto successo di Ethan Hayter nella seconda tappa del Giro di Romandia 2023. Il corridore della Ineos Grenadiers ha dominato la volata ristretta sul traguardo di La Chaud-de-Fonds, avendo la meglio su un ottimo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Romain Bardet (Team DSM) che conferma il buon momento di forma con un altro piazzamento dopo il quarto posto di ieri. Si ferma, invece, ai piedi del podio la rimonta, purtroppo un po’ tardiva, di Matteo Sobrero (Team Jayco- AlUla). Grazie a questo successo il britannico diventa il nuovo leader della corsa con 6″ di margine su Tobias Foss (Jumbo-Visma) e Rémi Cavagna (Soudal-QuickStep).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La partenza ufficiale vede subito diversi corridori provare ad andare all’attacco, ma diversamente da ieri la fuga fatica a formarsi e a prendere il largo. Tra coloro maggiormente attivi nel cercare di evadere dal gruppo ci sono gli atleti della Nazionale Svizzera, ma ogni tentativo viene neutralizzato. Ci vogliono così più di 20 chilometri prima che un terzetto composto da Julien Bernard (Trek-Segafredo), Tom Bohli (Tudor Pro Cycling Team) e Gleb Brussenskiy (Astana Qazaqstan) riesca a ricevere il via libera dal plotone, guadagnando subito una quarantina di secondi di vantaggio.

A essere rimasta fuori da questo tentativo è però la selezione elvetica, che prova a rimediare mandando all’attacco Antoine Aebi. Il corridore svizzero non riesce tuttavia ad avvicinarsi al drappello al comando, viaggiando per molti chilometri con un ritardo di un minuto, mentre il gruppo ha ormai un distacco superiore ai 2′. Dopo una ventina di chilometri di inseguimento solitario, Aebi desiste infine dal tentativo, facendosi riassorbire da un plotone che ormai ha più di 3’30” da recupere al terzetto di testa.

Tirato da un uomo della Soudal-QuickStep, Casper Pedersen, il gruppo cede ancora qualcosa nel tratto successivo, arrivando ad avere quasi cinque minuti di ritardo, ma affrontando le prime rampe del primo GPM di giornata, Basset, il ritmo cambia su impulso della Jumbo-Visma, facendo così calare lo svantaggio. Al GPM il ritardo scende così a 3’05”, con l’azione della formazione neerlandese che inevitabilmente comincia a mandare in difficoltà le ruote veloci più pure.

Sulla salita successiva, che arriva dopo un breve falsopiano che vede il gruppo tenere un ritmo regolare, la situazione si ripete, con la squadra di Tobias Foss che alza nuovamente l’andatura, scollinando con un ritardo di 2’15” dal terzetto di testa, che poi passa al traguardo con un vantaggio di 1’45”. Quando la strada torna ancora a salire verso il Col de la Vue des Alpes, Bohli non riesce più a seguire, venendo così ripreso poco dopo l’imbocco della discesa, mentre i suoi due ex compagni di avventura conservano un gap di poco inferiore al minuto.

Nel corso della velocissima discesa che porta a valle il gruppo guadagna qualche altro secondo andando a chiudere sulla coppia di testa non appena inizia la nuova salita, sulle cui prime rampe perdono terreno tra gli altri Ethan Vernon e Josef Cerny, con la coppia Soudal – QuickStep che dovrà così cedere il primato. L’elevato ritmo della Jumbo – Visma manda in difficoltà anche molti altri corridori, lasciando un gruppo di appena una settantina di unità raggiungere la cima, con anche gli uomini del Team DSM che cominciano a farsi vedere in testa nel tratto successivo, una breve pianura che porta all’ultima salita di giornata.

Qui cominciano gli scatti, con Harold Tejada (Astana Qazaqstan) primo a muoversi. Prontamente risponde Mike Woods (Israel – Premier Tech), al quale replica Thomas Gloag (Jumbo-Visma), seguito da Oscar Onley (Team DSM) e Gregor Muhlberger (Movistar), con l’austriaco che salta poi il giovane britannico per non perdere le ruote di Gloag e Woods, dopo una nuova accelerazione di quest’ultimo. Il gruppo tuttavia non molla e torna rapidamente sotto, aprendo ad una lunga serie di scatti e controscatti. In vista dello scollinamento ci prova anche Adam Yates (UAE Team Emirates), seguito da Romain Bardet (Team DSM), Cian Uijtdebroeks (BORA – Hansgrohe) e Matteo Jorgenson (Movistar Team), ma nessuno riesce a fare la differenza.

Nella discesa si fanno vedere anche Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), mentre uno stoico Magnus Cort (EF Education – EasyPost) riesce a rientrare dopo aver perso le ruote nelle rampe finali della salita. Non appena si torna a salire per l’ultimo strappetto di giornata è Ion Izaguirre (Cofidis) a provare ad anticipare, seguito da William Barta (Movistar Team) e Max Poole (Team DSM), lanciando una nuova serie di offensive che vedono nuovamente Woods tra i più attivi, così come Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), anche in favore di una azione concordata con il compagno Tony Gallopin, e Matteo Sobrero (Team Jayco – AlUla).

Compresa l’antifona, la Ineos Grenadiers prova ad organizzare un ritmo costante con Jonathan Narvaez e Jonathan Castroviejo, che cercano di tenere chiusa la corsa. La raffica di azioni irregolari vede anche Juan Ayuso (UAE team Emirates) e Filippo Zana (Team Jayco – AlUla) aggiungersi all’elenco di coloro che ci provano assieme nuovamente ai vari Pinot, Caruso e Gloag, che salta su qualsiasi ruota si lanci in una offensiva. Nessuno però riesce a guadagnare e la Ineos Grenadiers ne approfitta per organizzare la volata. In testa si porta Egan Bernal, seguito da Narvaez che nell’ultimo chilometro fa un lavoro splendido per lanciare Ethan Hayter. Tutti cercano la ruota del britannico, ma quando parte nessuno può fare nulla, con Auyso e Bardet costretti a disputarsi il podio, sul quale salgono in quest’ordine resistendo al ritorno di un Sobrero partito da lontano.

Risultato Tappa 2 Giro di Romandia 2023

Classifiche Giro di Romandia 2023

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